La grande sinagoga di Firenze fu inaugurata nel 1882, qualche anno dopo l’Emancipazione degli ebrei italiani, avvenuta nel 1861 con la proclamazione dell’Unità d’Italia. E’ uno degli esempi più significativi in Europa dello stile esotico moresco. La sua fisionomia, diversa dalle tradizionali architetture fiorentine di epoca medievale – rinascimentale e la grande cupola rivestita in rame verde (in origine dorata) risaltano nello skyline della città e si impongono come monumento cittadino visibile da ogni punto panoramico. L’interno è particolarmente suggestivo per la ricchezza delle decorazioni geometriche negli affreschi alle pareti, per la luce soffusa che filtra dalle vetrate policrome e per lo splendore dei mosaici. All’esterno il marciapiede è raccordato e l’accesso dall’ingresso principale non presenta particolari difficoltà; nel caso la carrozzina sia di un modello più grande e non passi dal metal detector è possibile richiedere di entrare dal cancello principale con auto, avvertendo la portineria all’ingresso n. 4. La sinagoga e il primo piano del museo sono accessibili; l’ascensore è a norma. Il secondo piano del museo ha un’accessibilità condizionata: all’uscita dall’ascensore si trova una pedana con lieve pendenza e due rampe di scale (4 e 4 gradini) superabili con montascale cingolato attivabile da accompagnatore. Sono presenti due servizi igienici per persone diversamente abili: uno al secondo piano vicino all’ascensore e l’altro nel giardino esterno.