Nei mesi scorsi, più di 60mila persone hanno firmato la petizione “Train travel for all!” lanciata dall’European disability forum per chiedere una migliore assistenza alle persone con disabilità e con mobilità ridotta che viaggiano in treno e la cancellazione dell’obbligo di prenotazione con 48 ore di preavviso dei servizi di assistenza. Lunedì 15 giugno, i promotori dell’iniziativa hanno inviato le oltre 60mila firme all’europarlamentare Bogusław Liberadzki, che dovrà negoziare le riforme al “Regolamento europeo sui diritti dei passeggeri” con la Commissione europea.”Il preavviso per l’assistenza e la mancanza di accessibilità delle stazioni rappresentano una chiara, sistematica discriminazione contro le persone con disabilità -scrive Yannis Vardakastanis, presidente dell’European disability forum nella lettera inviata al parlamentare europeo-. L’Unione europea ha l’obbligo di correggere questa situazione dal momento che ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”L’obbligo di preavviso dei servizi di assistenza entro 48 ore dalla partenza rappresenta una discriminazione ai danni delle persone con disabilità dal momento che “impedisce effettivamente alle persone di utilizzare il treno per viaggi urgenti o non pianificati, limitando la scelta a opzioni più costose (e inquinanti)”, denuncia l’European disability forum. “Molti Paesi europei ancora si oppongono a questo cambiamento: ci stanno, letteralmente lasciando indietro -denuncia Yannis Vardakastanis-. Faccio affidamento sul parlamento europeo, che sappia difendere i suoi cittadini in questi negoziati”. Ma cosa chiedono le persone con disabilità? Semplicemente, la possibilità di presentarsi ai binari come tutti i cittadini e poter prendere un treno senza dover prenotare i servizi di assistenza con 48 ore di anticipo. Perché anche le persone con disabilità devono fare i conti con le esigenze della vita di tutti i giorni: appuntamenti di lavoro, visite a familiari e amici, viaggi di piacere, talvolta imprevisti che non è possibile pianificare con il necessario preavviso.”In Europa, una persona su sei ha una disabilità. La maggior parte dei treni e delle stazioni in Europa non sono accessibili. Di conseguenza, 80 milioni di cittadini europei con disabilità e milioni di passeggeri con mobilità ridotta non possono viaggiare in Europa in autonomia”, scrive Yannis Vardakastanis, che è cieco e non può guidare. Per lui il treno potrebbe essere l’opzione più comoda ed efficace. Purtroppo, spesso non è così. “Se decidessi di approfittare di una bella giornata di sole per andare al mare non potrei andarci in treno. Se avessi un problema di famiglia urgente da risolvere e dovessi andare in un’altra città dove vivono i miei familiari non potrei andarci in treno. Lo stesso se avessi urgenza di fare una visita medica in un’altra città -scrive ancora Vardakastanis-. È frustrante, fastidioso e fa perdere tempo. In una parola, è inaccettabile”. L’esperienza di alcuni Paesi dimostra che è possibile cambiare questa situazione, eliminando il preavviso di 48 ore o riducendolo significativamente. In Spagna, ad esempio, il preavviso di 48 ore è stato cancellato per i viaggiatori in arrivo e in partenza da 68 stazioni, mentre pre tutte le altre stazioni che servono treni a media e lunga percorrenza il preavviso è ridotto a 12 otre. In Olanda è previsto il preavviso di un’ora per tutte le stazioni. Mentre in Belgio il preavviso è stato ridotto a tre ore in 41 stazioni e a 24 ore nelle restanti 132.